Dal 1° aprile 2025 è entrata in vigore una novità importante in materia di fatturazione elettronica: l’introduzione del nuovo tipo documento TD29, da utilizzare in caso di omessa o irregolare fatturazione da parte del fornitore.
Il TD29 si inserisce nel quadro della riforma fiscale 2024 e ha lo scopo di rafforzare la collaborazione tra contribuenti e Amministrazione finanziaria, fornendo un canale ufficiale per segnalare situazioni anomale nella gestione delle fatture.
Cos’è l’autofattura TD29 e quando va emessa
Il tipo documento TD29 è una nuova forma di autofattura-denuncia, pensata per consentire al cessionario o committente di comunicare all’Agenzia delle Entrate la mancata emissione della fattura da parte del fornitore, oppure l’emissione di una fattura irregolare.
L’utilizzo del TD29 è obbligatorio quando il committente si trova nella condizione di dover emettere autofattura in sostituzione del fornitore, secondo quanto previsto dall’art. 6, comma 8, del D.Lgs. 471/1997, come modificato dal D.Lgs. 13/2024.
È fondamentale sottolineare che il TD29 ha valore meramente comunicativo: non consente di detrarre l’IVA relativa all’acquisto e non genera effetti fiscali diretti.
La precedente procedura con trasmissione del file TD20 e versamento dell’IVA rimane valida esclusivamente nei casi in cui il committente è obbligato ad assolvere l’imposta con il reverse charge interno o esterno (ad esempio, in edilizia o per acquisti intracomunitari). Le relative specifiche tecniche sono state aggiornate.
Come si compila il file XML del documento TD29
Il documento TD29 va trasmesso tramite SDI, secondo le regole della fatturazione elettronica. Di seguito, una sintesi delle indicazioni contenute nella guida dell’Agenzia delle Entrate per la corretta compilazione:
- <CedentePrestatore>: dati del fornitore inadempiente.
- <CessionarioCommittente>: dati del soggetto che emette il TD29.
- <DatiGeneraliDocumento>:
- Campo 1.1.4: sette zeri (“0000000”).
- Campo 1.1.6: non valorizzare.
- Campo 2.1.1.3: indicare la data di effettuazione dell’operazione.
- Campo 2.1.1.4: inserire una numerazione progressiva dedicata.
- Dettaglio linee: riportare l’imponibile non fatturato e l’IVA calcolata, o il codice natura in caso di esenzione/non imponibilità.
- Campo 2.1.6: da compilare solo in caso di fattura irregolare, per richiamare il documento emesso dal fornitore.
L’introduzione del TD29 rafforza la responsabilità attiva del committente nella corretta gestione dell’IVA, offrendo un canale formale per denunciare omissioni o errori da parte dei fornitori.